Ad un anno di distanza dal lancio dell’idea di un percorso di tracciabilità per la filiera cereali, il CONVASE rilancia il suo progetto “Seme di qualità”. Lo fa in occasione della conferenza che si è tenuta venerdì 26 febbraio e che ha visto la partecipazione in presenza dei rappresentanti del mondo sementiero (Assosementi) e di quello agricolo (Confagricoltura, CIA-Agricoltori Italiani, Copagri, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari). Folta la partecipazione online resa obbligatoria dalle limitazioni imposte dalla pandemia da COVID.
Alla vigilia di una nuova campagna, il progetto “Seme di qualità” viene rafforzato dall’adesione al Consorzio di tutte le Organizzazioni presenti all’evento di Roma che vedono nel progetto CONVASE uno strumento utilissimo per garantire la tracciabilità della filiera partendo dal seme, primo fondamentale anello di moltissimi cicli produttivi.
Il ruolo centrale del seme certificato, così come quello della ricerca, sono stati più volte rimarcati nel corso dei diversi interventi che si sono succeduti durante l’incontro: seme certificato non solo come elemento di garanzia, ma anche come strumento di supporto diretto ai programmi di ricerca.
Il Presidente CONVASE Tassinari ha voluto andare oltre tali fondamentali aspetti sottolineando l’importanza della collaborazione sancita formalmente in occasione della conferenza, collaborazione che vede il Consorzio fungere da catalizzatore per la costruzione di un momento di confronto interprofessionale che avrà il compito di intercettare le aspettative del settore sementiero e di quello agricolo, anticipandone le esigenze e individuando le soluzioni più opportune per lo sviluppo dell’intero sistema produttivo.
Una collaborazione che giunge a coronamento di un lungo processo di avvicinamento di due settori in passato non sempre allineati, a volte conflittuali, ma sempre strettamente connessi e che oggi riconoscono nella creazione di un confronto costruttivo un’arma efficace per dare risposte concrete alle numerose e difficili sfide che siamo chiamati ad affrontare nei prossimi anni.
Al seguente link è possibile visualizzare il video dell’intervista.